Appunti di un’Opera Ermetica
manoscritto di anonimo pubblicato postumo
finito di scrivere in Ferrara il 21 dicembre 1963

 

Di solito si ritiene che l’Alchimia sia una specie di chimica primitiva, quasi del tutto priva di criteri operativi logici e scientifici, che in un certo senso diede origine alla chimica moderna.
Forse in certi casi le cose potrebbero essere realmente andate in questo modo, ovvero potrebbe essere avvenuto che alcuni individui, cercando di ottenere dei metalli preziosi attraverso operazioni del tutto illogiche e prive di senso dal punto di vista della chimica moderna, abbiano fatto delle scoperte, che furono utili per venire a conoscenza delle leggi scientifiche della chimica.

Però potrebbe anche essere che costoro non fossero i veri Alchimisti, ma quelli che dell’Alchimia avevano una concezione errata. Che avevano ritenuto cioè che le operazioni descritte nei molti testi medioevali che trattavano di questo argomento fossero effettivamente finalizzate ad un arricchimento profano, ottenuto per mezzo di utopistiche trasformazioni di metalli poco costosi in metalli preziosi. Forse invece i veri Alchimisti non avevano bisogno di alcuna sostanza esterna a loro stessi per operare. Potrebbe appunto essere che l’Alchimia altro non fosse che una segreta Scienza di trasformazione, che operava solamente sull’interiorità animica e spirituale dell’individuo.
Forse essa usava il concetto di trasformazione del Piombo in Oro come simbolo di un cambiamento ontologico interiore, che poteva avvenire in colui che tale tipo di Scienza praticava.
Forse l’Alchimista, per mezzo di pratiche ascetiche complicate e prolungate, poteva diventare sempre più perfetto e radioso, proprio come chi fosse riuscito a diventare spiritualmente leggero e luminoso, da pesante ed oscuro che era, così come appunto è pesante il Piombo e radioso l’Oro.
Se le cose stessero in questo modo, si potrebbe ritenere che l’Alchimia sia stata una Scienza iniziatica segreta, occultatasi nel periodo medioevale per mettersi al riparo dai rigori dell’inquisizione, che prese origine da quegli insegnamenti sapienziali dell’antico Egitto, che potrebbero essere riferiti appunto alla misteriosa scuola di Ermete, l’emblematico personaggio che diede appunto origine alla Tradizione ermetica.
Il presente piccolo libro, che l’Editore ricevette in circostanze misteriose, afferma appunto quanto appena detto.
Pur essendo caratterizzato da un linguaggio complesso ed in certi punti poco comprensibile, esso svela molti simboli della trasformazione ermetica, che in alcuni casi sembrerebbero quasi assimilabili a certe tecniche iniziatiche caratteristiche di quelle discipline orientali che sono così seguite ed apprezzate oggi in occidente.
Ma forse proprio così deve essere, dato che le vere tecniche di trasformazione interiore dovrebbero puntare tutte nella stessa direzione e di conseguenza potrebbe non esserci una gran differenza essenziale, ma solo esteriore, nei modi operativi delle varie tecniche di vera trascendenza.
Tale piccolo libro potrebbe inoltre dimostrare che ancora oggi in occidente vi sono dei seguaci della Tradizione Alchemica, che in gran segreto e disdegnando ogni riconoscimento ed ogni approvazione da parte dei cultori dell’esoterismo, e forse disprezzando la banalizzazione degli insegnamenti iniziatici che è avvenuta negli ultimi decenni nel mondo, continuano a ricercare i Misteri della Scienza ermetica.

brani

Saggistica - formato 15x21 - pagg. 128 - prezzo euro 17,50 - ISBN 978-88-97842-17-0

 

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