Un giovane cane viene fatto scendere dal suo proprietario dall’automobile.
Poco dopo la macchina riparte e l’animale viene abbandonato
ad un triste destino.
Si potrebbe pensare che l’Autore intenda descrivere in questo
suo romanzo il dramma dei cani abbandonati e l’egoismo e la
crudeltà di quegli uomini che pensano che un animale sia
un oggetto del quale, dopo averlo comperato, ci si può disfare
in ogni momento.
Ma in realtà il cane di cui si parla nel libro non è
un semplice cucciolo di pastore belga, ma un essere |
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molto più
complesso e dotato di poteri misteriosi, nel quale è incarnata
l’anima antica e tormentata di un lupo mannaro. Nel romanzo
di Fulvio Martini, scritto con uno stile nel quale il dramma, la
critica di certi aspetti della società moderna, i colpi di
scena ed un sottile senso dell’umorismo si fondono in modo
mirabile, viene appunto narrata la storia di un giovane lupo mannaro,
ritenuto dal suo padrone un normale cane ed abbandonato prima di
partire per le vacanze. Esso viene soccorso da
un Folletto, che forse non casualmente incontra quando
sta per morire di fame e di stenti.
La creatura fatata lo aiuterà a conoscersi
e ad accettarsi per quello che è, insegnandogli
che i lupi mannari non sono degli esseri malvagi,
oscuri e sanguinari, come vengono di solito descritti,
ma che possono essere anche buoni ed addirittura per
certi aspetti migliori di molti uomini, dato che posseggono
sia la natura di uomo sia quella di animale.
Dopo numerose avventure, incontri con altri animali
e con diversi uomini, che per lo più incarnano
e rappresentano tutte quelle regole e quei modi d’essere
artificiali ed innaturali, che maggiormente sono in
contrasto con l’antica naturalità del
protagonista, il giovane lupo mannaro viene condotto
dal Folletto in una valle tra i monti, dove vivono
delle persone che potranno capirlo ed accettarlo.
Esse stesse infatti sono caratterizzate dal fatto
di possedere la capacità di trasformarsi in
animali, dato che posseggono i poteri dell’Antica
Magia, che permettono di operare tali metamorfosi.
Qui il giovane lupo riuscirà a dare un senso
alla sua vita e diventerà il temibile guardiano
di quei luoghi, difficili da raggiungere, dove si
vive ancora secondo le leggi dell’armonia primordiale.
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Fulvio Martini, nato nel 1956 a Milano, sin dalla
più giovane età ha nutrito un forte
interesse nei confronti del mondo naturale, scegliendo
un lavoro nel campo della fitoterapia, diplomandosi
in erboristeria presso l’università di
Urbino e scrivendo un trattato sulle piante officinali
pubblicato dall’Istituto Tecnico Internazionale
di Varese.
Ama compiere frequenti escursioni solitarie sulle
Alpi italiane e svizzere, allo scopo di osservare
animali selvatici e di raccogliere erbe rare.
È socio dell’Ente Nazionale Protezione
Animali e lavora e vive a Milano, dove condivide il
suo appartamento con numerosi gatti.
Narrativa - formato 15x21 - pagg. 178 - prezzo euro
13,50 - ISBN 88-86026-13-7
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