Nel presente libro, tradotto per la prima volta in italiano, vengono
trattati i più classici argomenti del folclore e della mitologia
celtica: la creazione del mondo e la discesa degli Dei, la lotta
tra i divini Tuatha De Danaan e gli inferi e mostruosi Fomori, il
modo d’essere e di agire degli antichi Dei e degli uomini
semidivini che abitarono l’Irlanda negli albori dei tempi,
la loro scomparsa e la conseguente deca- denza che preannuncia l’avvento
dei tempi attuali.
Tutti questi temi non sono stati trattati dall’Autrice Ella
Young con il complicato linguaggio dei moderni studiosi di mitologia,
ma bensì |
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con il più semplice e più tradizionale
linguaggio delle fiabe e delle leggende. L’Autrice infatti,
partendo dai frammenti degli antichi miti fino a noi arrivati, dopo
un lungo e meticoloso lavoro di ricerca, di connessione e di selezione,
ha saputo descrivere con uno stile lieve, incalzante e di grande
poesia, alcuni dei momenti più significativi della leggenda
d’Irlanda, in un modo che forse le persone più sensibili
a questo tipo di linguaggio potranno apprezzare ed intendere più
di un complesso e spesso noioso saggio di mitologia. Si può affermare
che l’Autrice, nello scrivere il libro, ha
usato con parsimonia la propria immaginazione e
la propria capacità fabulistica.
Ella ha semplicemente connesso, ed in certi punti
ampliato, con incisivi dialoghi e poetiche descrizioni,
antiche fiabe ed antiche leggende, mettendo tutto
il suo impegno nel cercare di dare ai racconti la
stessa atmosfera e lo stesso potere d’incanto
delle fiabe e delle leggende, che anticamente le
nonne d’Irlanda raccontavano ai nipoti davanti
al focolare, senza lasciare che le sue narrazioni
fossero influenzate da concezioni od ideologie personali
e moderne.
Forse si potrebbe pensare che l’Autrice abbia
scritto questo libro solo per dei bambini; in realtà,
come lei stessa affermò, esso è stato
scritto anche per quegli adulti nei quali la purezza,
la sensibilità e l’innocenza della
più giovane età non si è ancora
spenta e che sono tuttora capaci di credere che
ancora esistano, se pur in luoghi od in mondi lontani
ed inaccessibili, quegli esseri divini e luminosi
che forse hanno ispirato il lavoro dell’Autrice.
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Ella Young nacque in Irlanda il 26 dicembre 1867
nel piccolo villaggio di Fenagh nella contea di
Antrim ove visse fino al 1880, anno in cui la sua
famiglia si trasferì a Rathmines nell’Irlanda
del Sud.
Si laureò in scienze politiche presso l’Università
di Dublino. Come molti altri giovani universitari
di quel tempo sentì il richiamo della tradizione
irlandese ed approfondì il suo interesse
sulle leggende riguardanti il mondo fatato, recandosi
per più mesi all’anno nell’ovest
dell’Irlanda, dove imparò il gaelico
ed ascoltò i racconti di persone che “avevano
udito la musica delle Fate e che con esse avevano
danzato”.
Simpatizzò con il movimento rivoluzionario
irlandese, il Sinn Féin, ed essendo stata
indagata dalla polizia, si rifugiò nella
contea di Connemara, da dove venne a sapere dell’uccisione
di molti dei suoi amici. Ritornò a Dublino
nel 1919 ed ivi rimase per la durata della Guerra
Civile.
Nel 1925 partì per gli Stati Uniti con un
permesso di lavoro come lettrice universitaria,
attività che svolse inizialmente nell’Est
del paese e successivamente in molti colleges americani,
fino a trasferirsi a Los Angeles ove accettò
un incarico presso la University of California,
come lettrice di mitologia e letteratura celtica.
Ella Young non si sposò e visse gli ultimi
anni della sua vita in tranquillità e solitudine,
scrivendo libri, occupandosi di giardinaggio ed
accudendo ai suoi gatti, fino a quando morì
nel 1951.
Celtic Wonder Tales non fu il suo unico lavoro,
Ella Young scrisse anche: Poetry, 1906: The Coming
of Lugh, 1909; The Rose of Heaven, 1918; The Weird
of Fionavar, 1922; The Wonder-Smith and His Son,
1927; The Tangle-Coated Horse, 1929; The Unicorn
with Silver Shoes, 1932; Flowering Dusk, 1945.
Narrativa - formato 15x21 - pagg. 182 - prezzo euro
19,00 - ISBN 978-88-97842-20-0
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