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“Certamente non è facile andare sulla Luna.
La difficoltà di tale viaggio non è riferita ovviamente all’astro notturno che tutti conoscono, ma bensì a ciò che esso rappresenta ed ancor meglio a ciò che esso ha rappresentato nei tempi antichi.
La Luna fu infatti considerata il simbolo di un modo d’essere femminile divino …”
“Anche se l’originaria concezione della sacralità femminile non fosse oggettivamente documentabile né dimostrabile, forse alcune rare persone […] potrebbero sentire ed intuire, fin quasi ad averne la certezza, che vi furono dei tempi antichissimi in cui la dimensione femminile ebbe un importantissimo ruolo sociale ed etico […] armonizzante e foriero di gioia, di fortuna e di prosperità per tutta la società.”
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“Forse qualche centinaia di anni fa ancora esistevano delle tribù o delle piccole società primitive, situate negli angoli più sperduti e meno conosciuti del mondo, che mantenevano forme sociali non misoginicamente gerarchizzate, non repressive e non autoritarie, nelle quali la componente femminile poteva ancora, con le sue particolari iniziazioni, i suoi riti e le sue magie, cercare la congiunzione con la Dea bianca.”
“Questa Dea era percepibile e venerata da tali antiche donne in ogni aspetto della natura e della vita, giacchè esse ritenevano che ella di ogni aspetto della natura e della vita fosse madre ed amante.”
“L’immergersi nell’armonia naturale fino a sentirsi parte della natura e forse intuire che potrebbe esserci molta meno differenza di quanto normalmente si creda tra la propria persona e la natura che la circonda, ovvero tra se stessa e il mare, il cielo, il fiume, la pioggia, il bosco o gli animali selvatici, intuendo in tal modo l’unicità e l’amore non personalistico e non esclusivo della grande anima del mondo, ovvero della Dea bianca …” |