Manoscritto sapienziale femminile
ovvero i segreti del Calderone

Traduzione dal latino e note a cura di Davide Melzi
Saggio introduttivo di Davide Melzi


“La nostra Signora Perenne, la Madre dai mille nomi, insegnò alle Donne dei tempi antichi il modo di preparare una magica e segreta Sostanza, che aveva la potenza della Luna e del Sole …”

 

“In primo luogo è necessario avere un Calderone, per portare a compimento l’Opera delle Donne.
E che sia chiarissimo: non deve essere un calderone qualsiasi, come quelli che oggi tanto spesso si vedono, fatti di assurde leghe, non adatte alla nostra Trattazione.”


“E’ incredibile che questo Fuoco possa essere acceso in un elemento liquido come l’Acqua, e tuttavia è proprio così, poiché il nostro Fuoco si accende nell’Acqua e con essa si congiunge; infatti, facendo questo, si celebrano le nozze tra i due elementi contrari, come appunto l’Acqua ed il Fuoco.”

“E’ necessario essere allo stesso tempo partecipi e distaccate, essere presenti a sé e lasciarsi andare, essere coinvolte e non coinvolte, per ottenere il massimo risultato.”

“Tutte queste cose valgono perché talvolta dall’anima della Grande Madre dei frammenti della sua natura cadono nel mondo, come gocce argentee, e da tali gocce nascono le anime belle delle fanciulle che desidereranno tornare a Lei, seguendo l’insegnamento che Lei stessa […] preparò […] affinché tutte le cose da Lei generate a Lei ritornassero …”

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