Davide Melzi

Motti della sapienza arcaica
ovvero detti, aforismi e proverbi che esprimevano
la conoscenza sacra dell’Oriente e dell’Occidente
Libro primo


La goccia scava la roccia
“Essa potrebbe essere letta, in chiave di un cammino di conoscenza, come la necessità di un’azione ciclica costante. Un agire paragonabile forse proprio all’eterno ritorno di un’onda che impercettibilmente ma inesorabilmente lima e sgretola anche la roccia più dura […] ciò che in noi è ostacolo, resistenza, inerzia …”

In modo sacro io vivo
“Il fatto di improntare la propria vita a rendersi simili all’armonia sacra del Cosmo avrebbe permesso all’uomo arcaico di conoscere in sé il Cosmo stesso, la natura e gli Dei. Si tratta di una concezione tradizionale che forse un tempo era universalmente diffusa.”


Tutto ciò che è mio, lo porto con me

“Gli Antichi affermavano piuttosto che chi desidera poco ha bisogno di poco; che l’unica vera ricchezza non è avere tutto, ma non desiderare nulla; che in realtà ciascuno è posseduto dalle cose che crede di possedere.”

A ciascuno ciò che è suo
“L’Uomo arcaico considerava sommamente giusto il fatto di mettere in atto la propria natura profonda, rifiutando ciò che le era estraneo; la norma fondamentale era in fondo quella di essere se stessi, di seguire la propria legge, facendone un assoluto.”

Restare fermamente in piedi tra le rovine
“Questa immagine antica si riferisce all’uomo coraggioso che, nonostante qualsiasi avversità, è capace di tenersi in piedi, cioè di conservare la propria dignità, la propria responsabilità, la propria consapevolezza.”

© 2003 Edizioni della Terra di Mezzo®. Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione anche parziale.