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“C’era una volta, non saprei dire con
precisione quando, una fanciulla che, indomita,
percorreva le tortuose vie del mondo.
Indomita, sì, o almeno così riteneva.”
“Il suo destino, tuttavia, prevedeva per lei
ben altro.
Ad un certo punto, qualcosa
dentro di lei si spezzò …”
“«Vede qualcosa?»
Le chiese la Signora con tono dolce.
«No, nulla, Signora.»
Rispose la fanciulla rabbrividendo.”
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“Bene, è importante che lei non veda. Non vedendo con gli occhi, infatti,
potrà forse imparare a sentire da dentro, a vedere con altri occhi.”
“La Signora le parlò ancora, ed il suo tono, adesso, era quello delle madri che
parlano ai loro bimbi quando sono ancora piccini:
“Queste sensazioni sono le sensazioni vere, sono il vero sentire.
Dentro di noi c’è tutto, c’è il bosco, ci sono l’aria ed i fiumi.
Basta saperlo trovare, basta sentirlo e farlo vivere in noi.”
“E’ lei che desidera imparare a volare. Ascolti la voce che le suggerisce di farlo,
e la ami. La ami moltissimo. Questa vocina sa sempre cosa fare, cosa dire.
Non prova imbarazzo dinanzi a nulla, e non conosce vergogna e dolore.
Non lo scordi mai.
Lo sguardo della Maestra, mentre le sorrideva,
era luminoso, e la fanciulla la fissò incantata.” |