Barbara Fiore
I Racconti della Vecchina del Bosco
ovvero di come una Vecchina narrò, commentò
e spiegò ad una fanciulla alcune vecchie fiabe che parlano
di un tempo nel quale la magia e l’incanto erano ancora
presenti nel mondo
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“Lei proruppe in una risatina dai toni argentini, poi mi rispose: «Si dovrà vedere se anche loro vogliono conoscerti, cara bambina, dato che non tutti coloro che bussano alla porta del mondo invisibile, dove essi abitano, viene aperto. Molte volte è necessario bussare più di una volta, e solo quando si è veramente degni di essere ammessi alla gioia ed alla libertà del loro mondo segreto la porta potrà aprirsi ».”
“Intorno a loro sembrò improvvisamente scrosciare una pioggia di lucine.
Nessuno sa che cosa accadde dopo, sta di fatto che i Folletti scomparvero, la Donna scomparve, la casa scomparve, il campo scomparve. Al loro posto, rimase soltanto una distesa di fiordalisi, e qualcuno dice che adesso la Donna canti le sue canzoni nel Mondo Incantato.”
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“Le Fate vivono nel luogo più bello che si possa immaginare, dove tutto è oro, cristallo, minerali preziosi, fiori colorati, conchiglie. Ci sono fontane scavate nella roccia che fanno sì che l’aria sia sempre fresca e frizzante, ed ogni giorno ci sono feste e banchetti. Tutti gli uccelli del mondo si riuniscono lì ed intonano le loro melodie più perfette per far danzare le Fatine.”
“A volte mi piace pensare che in qualche luogo nascosto in questo vasto mondo, un’altra Vecchina , o mille altre Vecchine, stiano raccontando delle favole ad una giovane fanciulla come ero io quando le ascoltai tanti anni fa, e che magari essa, in seguito a tali racconti, possa decidere di cercare quei misteriosi sentieri di cui parlava Vecchina.”
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