L’Oro Fatale, una appassionata rielaborazione da testi antichi,
medievali, e da altri a noi più vicini, gli stessi a cui
Wagner si ispirò per le sue Feowalkyrie, sulle leggende e
i miti del Nord, fu scritto da Mary Tibaldi Chiesa circa sessanta
anni fa, il periodo più fecondo della sua attività
letteraria che la portò a scrivere complessivamente circa
cento titoli.
Videro infatti la luce in quel decennio quasi tutte le Sue biografie
su alcuni grandi compositori allora ben poco conosciuti, spesso,
di fatto, quasi dimenticati: Mussorgsky, Listz, Paganini, Cimarosa
e la grande scuola musicale napoletana del ‘700.
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Sempre di quel decennio sono molti dei suoi libri dedicati all’altro
grande universo della sua opera: le fiabe,i libri per ragazzi, ancor
oggi presenti con un posto d’onore nelle vetrine di un grande
editore nel centro di Milano.
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Laureatasi in lettere
e filosofia nel 1918 a Roma, ove passò lunghi
periodi durante il mandato parlamentare e l’attività
politica del padre, in quegli anni di studi universitari
riuscì anche a diplomarsi in pianoforte presso
il Conservatorio della capitale.
Perfettamente padrona della lingua latina e di quella
greca, curò fra l’altro, la versione
italiana di alcune tragedie classiche, perfezionò
anche le sue conoscenze nel francese, nell’inglese
e nel tedesco sì da potere, un decennio più
tardi, collaborare a giornali e riviste nelle tre
lingue, annotando fatti e figure della vita musicale;
una realtà assai vivace negli anni che precedettero
il secondo conflitto mondiale.
Sposatasi felicemente alla fine del 1919 scrisse,
a cavallo dell’inizio degli anni venti, due
romantici, deliziosi romanzi: “A tutte le allodole
deve crescere il ciuffo” e “Come una fiaba”.
A deciderla a prendere stabilmente la penna in mano,
e fare della professione di scrittrice una delle linee
guida della Sua vita, furono le tempestose vicende
e i tragici eventi che improvvisamente, a partire
dal 1926, investirono la Sua famiglia; un mondo fino
allora sereno.
La biografia di Schubert (1928) fu il suo primo impegnativo
saggio sui grandi della musica.
Alla letteratura infantile, al magico mondo delle
fiabe e dei racconti dei ragazzi, decise di dedicarsi
tre anni dopo. E fu un altro terribile colpo del destino
a indurvela: la subitanea scomparsa, in pochi giorni,
della figlia Lucia, nel febbraio del 1931.
Fu affascinata dal mondo fantastico degli
Dei e degli eroi del lontano Nord; “un mondo”,
come ella scrive, “dove mari e terre si ravvolgono
entro misteriosi velami di brume; là dove lungo
è l’inverno, tarda la primavera, fuggevole
l’estate, precoce l’autunno”.
Terre ove le passioni di chi vive sono spesso violente;
ma l’anelito alla libertà, all’indipendenza,
il coraggio di affrontare pericoli e compiti apparentemente
impossibili, la volontà di dominio ma anche
il senso di fratellanza, hanno, insieme all’amore,
un ruolo chiave nel determinare l’agire con
contrasti assai spesso drammatici.
Narrativa - formato 15x21 - pagg. 296 - prezzo euro 18,00 - ISBN 978-88-86026-75-8 |