Un tempo si narravano favole nelle quali venivano descritti mondi
incantati, creature fatate, animali magici, ma poi si ritenne che
siffatte cose fossero troppo fantastiche, troppo lontane da ciò
che era la “vera” realtà di tutti i giorni.
Neppure ai bambini avrebbe più giovato sapere di fate e folletti,
di lucine vibranti e di Armonie sottili, poiché nessun aiuto
sarebbe venuto loro dal conoscere tali cose e nessun giovamento
al divenire “grandi” e ad affrontare il mondo.
Ma qualcuno racconta che quelle fiabe non nacquero dalla fervida
fantasia di qualche sognatore, desideroso unicamente di dipingere
una realtà più vivace e colorita; si |
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dice invece che
esse altro non siano se non la fedele descrizione di fatti e circostanze
realmente accaduti in tempi e luoghi in cui le Armonie sottili vivevano
ancora presso gli umani. E tale presenza era invero
assai determinante dal momento che il loro operare
poteva agire direttamente sul corso degli eventi e
modificare il destino degli uomini, con buona o cattiva
sorte, a seconda di ciò che questi avevano
in animo. Ma col passar del tempo gli uomini divennero sempre
più interessati alle proprie cose materiali,
sempre più schiavi del proprio egoismo e le
Entità sottili, non trovando più nessuno
degno della loro attenzione, si ritirarono in qualche
luogo segreto ed inaccessibile. Rimasero quindi le
fiabe a parlare di loro e a qualcuno, ogni tanto,
venne dato il prezioso compito di raccontarle a chi
fosse stato in grado di comprenderle, affinché
non tutto fosse dimenticato.
E così la Vecchina di Bosco Antico racconta
ciò che a lei qualcun altro un giorno raccontò.
E non sembra davvero che i racconti narrati dalla
Vecchina possano essere stati appresi dai libri, o
sui banchi di scuola, o dai più moderni mezzi
di comunicazione per i quali non nutre grande simpatia;
pare piuttosto che sua grande maestra sia stata la
Natura stessa con tutte le sue manifestazioni, i suoi
cicli, il suo ritmo, le sue stagioni che solo chi
sa osservare, ascoltare ed amare, può intendere
e comprendere molto più a fondo di quanto una
superficiale osservazione sia in grado di far cogliere.
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Nata a Milano nel 1964,
Barbara Fiore si è laureata in Filosofia presso
l’Università di Pavia, specializzandosi
poi negli Stati Uniti in Letteratura Inglese.
Si è occupata con grande impegno ed attenzione
del mondo delle fiabe, in particolare di quelle relative
all’area celtica, dedicandosi anche all’attività
di traduttrice.
Narrativa - formato 15x21 - pagg. 142
- prezzo euro 16,50 - ISBN 978-88-97842-00-2
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